Gasparri respinge le accuse riguardo al suo voto per la presidenza Rai, difendendo la verità e l’integrità contro le “bufale” online.
Maurizio Gasparri, figura di spicco di Forza Italia e membro della Commissione di vigilanza Rai, si trova al centro di un’accesa polemica alimentata dal sito Dagospia.
Secondo quanto riportato da questa fonte, Gasparri non avrebbe intenzione di supportare Simona Agnes, la candidata suggerita da Gianni Letta per la presidenza di viale Mazzini. Queste affermazioni hanno rapidamente scatenato la reazione del diretto interessato, che non ha tardato a fornire una netta smentita.
La replica di Gasparri
Come riportato da Iltempo.it: “Mi segnalano questa ennesima bufala che pubblicate“, scrive Gasparri in una comunicazione a Dagospia, che non esita a rendere pubblica.
L’esponente di Forza Italia prosegue criticando il sito per non averlo contattato prima di diffondere notizie che lo riguardano: “Padroni di scrivere quello che volete, buona regola sarebbe quella di interpellare chi citate. Ma capisco che dovendo inventare non potete farlo“.
Nel suo messaggio, Gasparri non solo respinge le accuse ma rimarca anche un precedente episodio in cui aveva già dimostrato l’infondatezza di simili dicerie. “Scriveste che ero a vedere una partita di calcio all’estero e vi dimostrai, tramite foto che pubblicaste, che ero in senato a votare“, ricorda l’esponente politico, evidenziando la facilità con cui certe informazioni vengono manipolate.
Le dichiarazioni su Agnes e Letta
Gasparri non manca di esprimere stima verso Simona Agnes e Gianni Letta, lodandone l’integrità e distanza dalle pratiche diffamatorie: “Magari ce ne fossero di più di persone come Simona Agnes e Gianni Letta, alieni alle bufale. Votateli e imitateli. La vostra reputazione migliorerebbe“.
Concludendo la sua lettera, Gasparri esprime il desiderio che il suo nome non sia più associato a notizie false sulle pagine di Dagospia, augurando ai suoi redattori una “Buona Pasqua” e chiedendo la pubblicazione delle sue parole di smentita al posto della “bugia inventata e pubblicata“.